31 MAGGIO 2005

Con i quattro soldati morti sull'elicottero precipitato nella notte, salgono a 32 le vittime italiane in Iraq. Ecco i profili dei quattro caduti italiani:

GIUSEPPE LIMA - Era cresciuto nella cittadella militare della Cecchignola, a Roma, il tenente colonnello Lima. A 18 anni aveva iniziato la carriera militare seguento le orme del padre, un colonnello del Genio. Nel 1998 il matrimonio con Leandra. Due i figli, ma fra pochi mesi arriverà il terzo. Ora l'abitazione della coppia al quinto piano di via Bruno De Finetti è vuota. «I genitori di Giuseppe sono molto religiosi e lo era anche lui. Con la moglie - ha detto il parroco della chiesa del quartiere che ha fatto visita alla famiglia - erano venuti una decina di giorni fa da me per farsi dare una benedizione pre-parto». «Giuseppe aveva fatto anche la scuola di guerra statunitense - ha aggiunto il colonnello Alvieri, amico di famiglia -. Era splendido, era un pilota di grande esperienza». «I famigliari di Giuseppe stanno cercando di far mangiare qualcosa alla moglie. Sono tutti sotto shock, la fase che stanno vivendo è quella di incredulità generale. Il nostro lavoro è quello di raccogliere i bisogni di tutti i parenti del tenente colonnello, assecondare i loro sfoghi, aiutarli», ha detto una psicologa dell'esercito mandata ad assistere la famiglia Lima.

MARCO BRIGANTI - Era forlivese il capitano Marco Briganti, 33 anni, residente a Poggio Berni, un comune del riminese, ma originario di Forlì, dove vivono i genitori con la sorella Manuela. Questa mattina intorno alle 8 una telefonata del generale Calligaris alla famiglia Briganti, che risiede a San Martino in Strada, ha portato la notizia della tragedia. Il capitano Briganti era partito una settimana fa per la sua seconda missione in Iraq, dove si sarebbe dovuto fermare per quattro mesi. «La sua era una vera e propria passione- racconta la sorella, maggiore di qualche anno- aveva iniziato la sua carriera nel '91, partendo per il servizio militare. Amava il suo lavoro: era già stato in Iraq e anche in Bosnia qualche anno fa». Una tragedia che lascia nel più profondo dolore la famiglia e la moglie Simona, con la quale viveva nel Comune di Poggio Berni.


            Massimiliano Biondini (Ansa) Bagnoregio
      Massimiliano Biondini aveva chiesto di rientrare in Italia venerdì per
      partecipare alle nozze di suo fratello Claudio che si sarebbero dovute
      svolgere sabato. Ora la festa è stata rinviata e si è trasformata in
      dolore. L'autorizzazione al rientro però gli era stata negata perché
      Massimiliano era partito per l'Iraq non più di una settimana fa.
      Cirillo avrebbe invece finito il suo periodo di missione a Nassiriya tra
      dieci giorni. Faceva parte dei gruppo di specializzazione denominato
      Antares rientrante nell'ambito dell' Ale (Aviazione leggera esercito).
      01 giugno 2005

          Marco Cirillo (Ap)
      MARCO CIRILLO E MASSIMILIANO BIONDINI - Marco Cirillo era residente dal
      2000 a Pisa, dove conviveva con la compagna. La famiglia sta a Bagnaia,
      vicino a Viterbo, dove si era trasferita molti anni fa. Proprio a Viterbo
      il militare aveva seguito tutti i corsi di specializzazione presso la
      caserma dell'aviazione dell'esercito.

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