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Gabriele PEPE nato a Civitacampomarano (Campobasso) il9 novembre 1896. Tenente Colonnello in servizio permanente effettivo Fanteria, CXC Battaglione Coloniale. Già distintosi in ogni circostanza per indomito coraggio personale, trovan- dosi da poche settimane in licenza in Patria, dopo ininterrotti cinque anni di colonia, chiedeva alla scoppio dell'attuale guerra ed otteneva di ritornare in aereo nèll'lmpero, per riprendere il suo posto di combattimento. Con l'esempio e con le sue superbe qualità animatrici, imprimeva, in breve tempo, ad un batta- glione di nuovaformazione, il suo stesso ardire e la sua stessa passione. In aspro combattimento, attaccato da forze superiori, conduceva, dopo cinque ore di lotta, ancora una volta i suoi uomini al contrattacco ed in tale eroica azione veniva colpito al volto. Con i gesti e con la voce gorgogliante per il sangue irrompente, riusciva ancora una volta a spronare i suoi dipendenti ed a rompere il cerchio che li rinserrava. Dissanguato dalla ferita e non potendo parlare, scriveva le seguenti ultime parole di incitamento e d'italicafede: "forza mio 190° vendicate- mi, vinceremo intrepidi figli d'ltalia, mio grande amore...". Concludeva così da eroe la sua nobile vita da soldato dedicata sempre al dovere, rendendo ancor più sacra col suo sangue la terra dell'Impero. -Ghemira (A.O.I.), 9 maggio 1941. Altre decorazioni: Medaglia d' Argento (Montello, giugno 1918); Medaglia d' Argento (Boccan -Scioa, ottobre 1936); Medaglia d' Argento (Torrente Ghicciò, dicembre 1936); Croce di guerra al Valor Militare (Zona Manne, febbraio 1936); maggiore per meriti di guerra (Mai Ceu, 31 maggio 1936). Dal Collegio Militare di Napoli entrò alla Scuola Militare di Modena all'età di 17 anni e nel gennaio 1916 ottenne la nomina a sottotenente. Destinato prima a1135° Fanteria mobilitato, nell'ottobre successivo passò a domanda nei reparti d'assalto e col XXVII Battaglione. Si distinse sul Montello durante la battaglia del Piave nel giugno 1918. Rientrato al deposito del 135° Fanteria in Avellino e promosso capitano ne11921, fu trasferito al 34° Fanteria. Conseguì nello stesso anno la laurea in giurisprudenza. Dal 1922 al 1928 prestò servizio nei reparti auto- mobilistici, quindi, trasferito nel Regio Comando Truppe Coloniali dell'Eritrea, per cinque anni fu nel Il Battaglione indigeni, prima in Cirenaica e poi in Eritrea. Rimpatriato nel 1933, fu tra- sferito al 19° Fanteria della Divisione "Brescia" e, col reparto, ritornò in Africa Orientale nel- l'ottobre 1935. Chiesto di essere assegnato a reparti di colore, gli affidarono il comando del XVIII Battaglione indigeni col quale partecipò alla guerra etiopica ed alle successive operazioni di polizia contro le formazioni ribelli di Ras Immerù. In licenza coloniale alla dichiarazione di guerra e già promosso tenente colonnello partiva in volo per l' Asmara il 12 luglio 1940 onde assumere il comando del CXC Battaglione coloniale di nuova formazione.
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