Maggiore MARTELLI ACHILLE Nato a Napoli il 20.11.1874. Com.te 4" Reparto d'Assalto. Dall'America e senza obbligo di servizio, arruolatosi volontario di guerra col. grado di sergente maggiore, si prodigò con entusiasmo ed eroismo eccezionali in molteplici imprese arrischiate e sanguinosi combattimenti, conseguendovi quattro promozioni per merito di guerra. Ripetute volte ferito anche gravemente, persistette nella lotta e soltanto se ne ritrasse per entrare d'autorità in luogo di cura. Due volte raccolto morente ed a stento salvato, pur essendo minorato per la vita con le ferite tuttora aperte, abbreviò la degenza in ospedale e rifiutò la convalescenza per ritornare in linea, dove con ostinata esibizione volle, come sempre, a sè assegnati i posti più pericolosi e i compiti più difficili. Spese inoltre la sua preziosa attività in efficace opera di propaganda fra le truppe. Magnifica tempra di soldato e di comandante, in tre anni continui di guerra diede costante fulgido esempio di patriottismo, di fede e di valore militare al più alto grado. Monte Grappa, novembre 1918.

MENZINGER Guido Ufficiale superiore 156° reggimento del II battaglione
Alla memoria
motivo del conferimento
Già noto per elevatissimi sentimenti, per brillante valore e fredda tenacia, in molto aspro combattimento, dove la furia ed il numero dei nemici gravemente influivano sul morale dei nostri, coi suo contegno imperturbabile e sereno, in piedi sempre in prima linea, nonostante violento bombardamento, intenso fuoco di fucileria e lancio di bombe a mano per parte del nemico, sapeva tener salde e offensive le proprie truppe, respingendo con fiero successo ripetuti e furiosi contrattacchi avversari. Cadde colpito a morte, fulgido esempio d'incitamento, mentre personalmente conduceva sulla linea del fuoco reparti di rincalzo. Costesin, 21 maggio 1916.

NISCO Nicola  Prima NA 31- 3- 1921  18
Sottotenente 1° reggimento granatieri della 6a compagnia del III battaglione
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Mirabile esempio di fermezza e di valore, dopo avere resistito per tre giorni in una cruenta ed impari lotta, incitando il suo reparto a mantenersi fedele alla consegna ricevuta "non si retrocede di un passo, si muore sul posto", circondato dal nemico, anzichè arrendersi, continuò in piedi a sparare sull'avversario, incitando i suoi granateri, cui diede esempio di fulgido eroismo portato sino al consapevole sacrificio di se stesso, e immolando gloriosamente la sua giovane vita sul campo. Malga della Cava (Altipiano di Asiago), 31 maggio 1916.

NIUTTA Ugo Ufficiale Pilota
Alla memoria
motivo del conferimento
Pilota d'aeroplano, durante una ricognizione aerea nelle linee avversarie, incontrati due velivoli nemici, li aggrediva risolutamente, costringendone uno a precipitosa discesa. Attaccato in condizioni svantaggiose dall'altro, sosteneva con indomito ardire la lotta. Essendo stato colpito a morte l'osservatore, nell'impossibilità ormai di sostenere l'impari lotta, sorvolando a bassa quota le linee nemiche e sfidandone con indomita fierezza il fuoco delle mitragliatrici, tentò di guadagnare le nostre linee. Colpito mortalmente egli stesso e perduta ogni conoscenza, andava con l'apparecchio contro un banco roccioso e vi lasciava gloriosamente la vita. Cielo di Borgo di Vai Sugana, 3 luglio 1916.

PAULUCCI DI CALBOLI FULCIERI Tenente ( Artiglieria , Osservatore di Artiglieria dell'Armata )
Alla memoria
motivo del conferimento
Ferito già due volte ed inabile alle fatiche di guerra, volle tuttavia essere sempre comandato ai più avanzati osservatori, ove compì opera utile non solo come artigliere ma anche come soldato, tutti incoraggiando ed in tutto portando il suo valido aiuto. Durante un turno di riposo, recatosi volontariamente ad un osservatorio di prima linea mentre si svolgeva un attacco nemico, dopo che l'osservatorio fu colpito in pieno, raggiunse la trincea per aiutare a mantenere la linea. Ferito gravemente mentre andava per guidare i rincalzi, ebbe ancora ad esprimere parole di incitamento alla lotta, chiamandosi felice di cadere per il proprio paese. Dosso Faiti, 18 gennaio 1917.

PALERMO Ugo Capitano ( Fanteria , Comandante della compagnia mitraglieri del 240° reggimento fanteria )
Alla memoria
motivo del conferimento
Comandante di una compagnia mitragliatrici, di fronte al nemico dimostrò costante, mirabile coraggio. Avute completamente distrutte le proprie armi dall'artiglieria avversaria, si mantenne saldo in trincea con i superstiti del reparto, e con essi, in un supremo slancio, travolse con impeto irresistibile, al grido di "Savoia!" un reparto nemico, che minacciava seriamente un'ala della posizione. Rimasto infine con soli dieci soldati, fulgido esempio di fermezza e tenacia, li incitò ancora, nel nome d'Italia, a difendere la posizione ed a mantenerla fino all'arrivo dei rinforzi. Colpito da una granata avversaria, lasciò gloriosamente la vita sul campo. Cà d'Anna, 18 dicembre 1917

PISCICELLI Maurizio Tenente Colonnello ( Fanteria , Comandante del II battaglione del 147° reggimento fanteria "Caltanisetta" )
Alla memoria
motivo del conferimento
Con alto spirito militare, per maggiormente giovare alla causa della Patria, volle assumere il comando di un battaglione di fanteria, cui dette ognora il più fulgido esempio di abnegazione e di devozione al dovere. Nelle tragiche ore di una disperata resistenza, unendo alla sagacia del comandante la virtù dell'eroe, sostenne alla testa del proprio reparto il violento cozzo di preponderanti forze nemiche; circondato ed invitato alla resa, rispose intensificando il fuoco delle mitragliatrici rimastegli, deciso all'estremo olocausto. Colpito a morte, cadde abbracciato ad un'arma, ed il suo ultimo grido di "Viva l'Italia!" lanciato ai sopraggiungenti avversari, mostrò ad essi come sanno morire, pur nell'avversa fortuna, i figli d'Italia. Kamno Alto, 24 ottobre 1917

RUFFO DI CALABRIA Fulco Maggiore ( A.A. , Comandante del 17° gruppo da caccia )
motivo del conferimento
Dotato di elette virtù militari, pilota da caccia d'insuperabile ardire, provato in ben cinquantatre scontri aerei, con spirito di sacrificio pari al suo valore, continuò a cercare la vittoria ovunque la poteva trovare. In due mesi fece precipitare quattro apparecchi avversari sotto i suoi colpi sicuri. Il 20 luglio 1917, con incredibile audacia assaliva da solo una squadriglia compatta di cinque velivoli, ne abbatteva due e fugava i superstiti. Mirabile esempio ai valorosi. Cielo di Castagnevizza, 14 luglio - Cielo di Tolmino, 17 luglio - Cielo di Nova Vas, 20 luglio 1917

HOME

INDIETRO

AVANTI