""Albo d'Oro"" Italia
BARDI

PIETRO CELLA  -  LA PRIMA MEDAGLIA D'ORO DEGLI ALPINI

* Il Capitano Pietro Cella 1° Medaglia d'oro del Corpo degli Alpini (Bardi 1851 - Adua 1896)
. Ricorre quest'anno (2001), infatti, il 150 anniversario della nascita del Capitano Pietro Cella, che oltre ad essere stato un valoroso ufficiale delle truppe alpine, immolatosi in Africa e decorato al Valor militare, è stato la prima Medaglia d'oro individuale dell'allora neonato Corpo degli alpini. Pietro Cella, quindi, non è stato un ufficiale qualsiasi, e la sua Medaglia d'oro brilla nei ricordi trattandosi del primo di innumerevoli riconoscimenti a Valor militare ottenuti dal Corpo degli alpini e dai suoi singoli appartenenti.
A Schio il nome del Capitano Cella è ben conosciuto, in quanto all'eroico ufficiale è intitolata la caserma situata in via Rovereto, e da diversi anni purtroppo dimessa. In attesa di essere definitivamente acquisita dall'Amministrazione comunale che la destinerà a scopi sociali, sulla storica struttura militare, che vanta oltre un secolo di servizio, si legge ancora la targa d'intitolazione al Capitano Pietro Cella. Per quanto, ancora non si sa, visto che i tempi di acquisizione dell'edificio da parte del Comune di Schio sembra saranno abbastanza rapidi. La speranza è che, a prescindere dalla destinazione che sarà scelta, all'interno dell'edificio possa in futuro rimanere indelebile traccia sia della secolare trascorsa funzione militare, sia della memoria dell'eroe cui la caserma fu intitolata. Pochi, comunque, conoscono la vicenda del Capitano Pietro Cella, figura di primo piano nella storia degli alpini, e che riproponiamo qui in maniera sintetica.
Pietro Cella nacque il 9 aprile del 1851 a Bardi, attualmente in provincia di Parma, ma che all'epoca apparteneva all'amministrazione di Piacenza. Dopo essere stato allievo del Collegio militare di Racconigi, a 19 anni si arruolò come soldato semplice nel Regio Esercito italiano da poco costituito. Dopo aver percorso i vari gradi della gerarchia di truppa e raggiunto il grado di furiere, fu ammesso alla Scuola militare, dalla quale uscì nel 1879 con il grado di Sottotenente di fanteria. Avanzato successivamente al grado di Tenente, nel 1895, con il grado di Capitano ed al comando della 4° Compagnia del Battaglione Alpini d'Africa, su quattro compagnie, che faceva parte del Corpo di spedizione italiano in Eritrea, giunse a Massaua, da dove con il suo reparto fu trasferito sull'altipiano dell'Adigrat. Pochi mesi più tardi, nella battaglia di Adua del marzo del 1896, al comando della 3° e 4° Compagnia, occupò il monte Rajo e mantenne saldamente le posizioni nonostante l'incalzante azione del nemico. Gli abissini, però, forti di 100.000 uomini, riuscirono a circondare i soldati italiani e le truppe indigene fedeli all'Italia. Il Capitano Pietro Cella, rimanendo alla testa di pochi uomini rimastigli, fu colpito a morte e cadde sul campo di battaglia. A ricordo di tale eroico adempimento del proprio dovere, il Capitano Cella fu insignito della Medaglia d'oro al Valor militare alla memoria, primo riconoscimento al Valor militare del Corpo degli Alpini, con la seguente motivazione:" comandante delle Compagnie Alpine 3° e 4° distaccate sulla sinistra dell'occupazione al Monte Rajo, le tenne salde in posizione contro soverchianti forze avversarie, finché furono pressoché distrutte e combattendo valorosamente lasciò la vita sul campo prima di cedere di fronte all'irrompente nemico. Adua (Eritrea), I marzo 1896."
Il Gruppo dell'Associazione nazionale alpini di Bardi, che fa parte della sezione di Parma, è intitolato alla memoria del Capitano MOVM Pietro Cella, caduto durante quello che di fatto fu il battesimo del fuoco delle truppe alpine italiane.
S. Ten. Paolo Rolli

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