PRIMA GUERRA MONDIALE 1915-1918

PELLIZZARI Guido  Prima UD trigesimo 18- 11- 1920  TRICESIMO
Caporal Maggiore 37° reggimento artiglieria da campagna, 6a batteria del 2° gruppo
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Capo pezzo, diede ai propri dipendenti costante, insuperabile esempio di ardimento e di fermezza. Essendo stato incendiato dal tiro nemico il riparo del proprio pezzo, con grave pericolo di scoppio delle numerose granate contenute nella riservetta, animosamente intraprese l'opera di estinzione e riuscì nell'intento, nonostante la mancanza di mezzi adeguati ed il persistere del fuoco avversario. Per due volte, essendo il pezzo soggetto al tiro di smonto, chiese di rimanere a proseguire il tiro da solo e rimase impavido al suo posto, continuando il fuoco con rapidità ed efficacia e dando fulgida prova di valore, finché, colpito da una granata nemica, incontrò morte gloriosa. Villanova di Farra, 25 - 29 novembre 1915


PELLIZZARI GUIDO - (Tricesimo) - Caporal maggiore 37 ° artiglieria da campagna
25-29 novembre 1915: Villanova di Farra

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RESISTENZA 1943-1945

TAMI Luigi  Par UD trigesimo 10- 6- 1969  UD 48 Tricesimo
ALLA MEMORIA

motivo del conferimento
Universitario dell'Ateneo patavino, seguendo le tradizioni dei goliardi del Risorgimento, abbracciava, appena ventenne, la causa della lotta di Liberazione. Come informatore ed organizzatore prima, come comandante di unità partigiana poi, trasfondeva nei compagni di lotta il proprio eccezionale coraggio e tutta la sua fede. Incurante di ogni pericolo, progettava e portava personalmente a termine numerose, brillanti azioni contro depositi e linee di comunicazione nemiche. Nel corso di un audace colpo di mano, durante il quale si era strenuamente battuto, veniva catturato. Durante l'interrogatorio si lanciava con cosciente meditato coraggio contro il comandante avversario, determinando una colluttazione di cui, come d'intesa, approfittavano due commilitoni per fuggire. Sottoposto ad indicibili torture e sevizie sopportate con serena fermezza veniva infine condannato a morte per impiccagione. Nell'estremo tentativo di evadere per proseguire la lotta, veniva raggiunto dal fuoco avversario e cadeva immolando così la sua giovane esistenza. Fulgido esempio delle più alte gesta compiute dai goliardi italiani per la libertà della Patria. - Friuli, marzo - ottobre 1944.