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LIBIA 1929
Giovanni ROMAGNOLI nato a Campobasso il 27 luglio 1897. Capitano in servizio permanente effettivo Anna Aereonautica, pilota. Aviazione della Tripolitania. Capitano pilota comandante di una squadriglia di nuova formazione dislocata nella Sirtica, ne ottenne in breve tempo una magnifica preparazione materiale e morale, trascinandola poi con l'esempio e l'entusiasmo alle più ardite imprese durante un ciclo intenso di attività di guerra. Il giorno 12 aprile del 1929, la fucileria avversaria colpiva il suo apparecchio e lo costringeva a scendere lontano da ogni sperabile soccorso (Bir Ziden). Rapidamente circondato da preponderanti forze, rispondeva alle intimazioni di resa, incitando i compagni di equipaggio alla estrema difesa ed egli, per primo, ne dava l'esempio riuscendo in impari lotta ad infliggere al nemico sensibili perdite fino a che esaurite le munizioni veniva sopraffatto e catturato. Tempra romana di soldato e di comandante, sopportava con fierezza al grido di "Viva l'Italia" gli oltraggi della barbara ferocia dei ribelli sino al sacrificio della giovane vita. -Bir Ziden (Deserto Libico ), 12 maggio 1929.
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ETIOPIA 1935 - 1936
Enrico MURICCHIO nato a Portocannone (Campobasso) il 22 maggio 1910. Sottotenente medico di complemento, IX Battaglione arabo -somalo. Ufficiale medico di un battaglione impegnato in aspro e sanguinoso combat- timento, rimaneva intrepido sulla linea di fuoco prodigandosi con abnegazione nella cura dei numerosi feriti. Resosi impossibile il funzionamento del posto di medicazione per l'estrema violenza del fuoco avversario, partecipava animosa- mente all'azione col fucile e con la pistola. Esaurite le munizioni, persisteva nella lotta scagliando pietre sul nemico, incitando i vicini alla resistenza, inneg- giando all ' Italia. Contro I' avversario che incalzava sempre più da presso, irrom- peva infine alla baionetta scomparendo da eroe nella mischia furiosa. - Gondulla M. Dunun, 19 maggio 1936.
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Mario Antonio MASTANDREA nato a Petrella Tifemina (Campobasso) il 14 giugno 1910. Sottotenente di complemento fanteria, XI Battaglione arabo-somalo. Comandante e combattente valoroso, in tutte le azioni di guerra, si impose all'ammirazione del nemico per il suo ardire ed ai propri dipendenti per coscoente valore. Dopo aver varcato il Cassam, inseguì lungamente l'avversario, incitando in ogni istante i propri uomini con la parola e l'esempio. Sebbene lui stesso ferito, animava e rincuorava i feriti del suo reparto, fino a quando, ferito ancora e mortalmente da più pallottole, non immolava sul campo la sua giovane esistenza, tutta dedicata alla grandezza della Patria - Fulgido esempio di elette virtù militari e di supremo sacrificio. - Burchicchè - Uorrabaà, 25-26 dicembre 1937
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