IL  MONUMENTO  AI  CADUTI  DELLA
                       1^  GUERRA  MONDIALE

Anche a Bitritto, come in ogni parte d'Italia, il popolo decise di innalzare nel 1922 un monumento per ricordare i propri caduti nella 1^ guerra mondiale. Certezze sulle origini del monumento non sono mai state appurate. Da un documento datato 29 gennaio 1922 e trovato nell'archivio storico  si legge quanto segue: "Fra i Signori Bellino Avv. Francesco, nella sua qualità di Sindaco del Comune di Bitritto, e Delegato del Comitato pro-erigendo del monumento ai caduti , e lo scultore Granieri Gaetano fu Domenico di Bari, con la seguente scrittura privata da valere come atto pubblico a tutti gli effetti, si conviene quanto segue: il Signor Granieri si impegna e si obbliga di costruire e di erigere in una aiuola centrale della villa comunale in Bitritto, un monumento ai Caduti. Detto monumento avrà l'altezza non meno di 4 metri e mezzo e sarà composto da tre gradini in pietra bianca di Trani, smussati agli angoli e martellati alle ventiquattro, proporzionati alla base del piedistallo quadrangolare e uguale a quello esistente nel laboratorio di marmeria del sig.Menzione in Piazza Garibaldi a Bari. Su detto piedistallo si eleverà la statua di marmo raffigurante una donna (la giovane Italia) con la mano destra alzata al cielo e la sinistra che impugna una spada puntata verso terra. Il Signor Sindaco si obbliga a versare allo scultore lire sedicimila in tre rate: lire cinquemila all'atto della firma del presente atto, lire settemila quando la statua lascerà il laboratorio del Signor Menzione e lire settemila alla consegna definitiva del monumento. Il Granieri  provvederà infine all'incisione in piombo dell'epigrafe e dei nomi dei caduti in guerra. Il monumento deve essere pronto non più tardi del giorno 3 del mese di marzo 1922. La Ditta Buonviso Vitantonio di Bari fornì una ringhiera di ferro rettangolare per circondare il monumento ai Caduti , ringhiera simile a quella esistente a Bari attorno al monumento di Giuseppe Massari per il prezzo di lire seicento. Ma una modifica alla statua avvenne successivamente alla stipula del contratto. La statua, stringeva nella mano sinistra non la spada con la punta rivolta verso il basso, simbolo di guerra e di combattimento, ma un fiore ben stretto al petto, simbolo di pace. I lavori di consegna furono rispettati nei tempi stabiliti e l'inaugurazione avvenne il 5 marzo 1922 alle ore quattordici. Il monumento fu eretto all'inizio della villa comunale di fronte alla piazza, (come si nota nella fotografia), e successivamente nel 1953 fu arretrato di qualche metro, poiché sul lato destro (accanto all'attuale bar) fu costruito un mercato coperto che impediva la vista dello stesso monumento dalla strada che da Piazza Umberto I°(l'attuale Piazza Moro) portava a Via Carlo Alberto. 

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