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R E D U C I
Defilippis Luigi
Figlio di Antonio e Virgilio Caterina, nato a Bitritto il 28.04.1899, distretto militare di Bari, matricola n. 16.887-. Chiamato alle armi con la penultima delle leve utilizzate nel conflitto ( 1899 ) viene incorporato nel 1° Rgt. Bersaglieri giungendo in territorio di guerra in data 27.06.1917-. Partecipa alle campagne di guerra del 1917 e 1918. Farà felicemente ritorno a casa, tra i pochi superstiti, con congedo illimitato in data 01.12.1920 e con dichiarazione di aver tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà ed onore.
GIORDANO LEONARDO
Nato a Bitritto il 21 settembre 1884, figlio di Saverio e Cattedra Chiara. Distretto militare di Bari, matricola 39593. Medaglia di bronzo al valor militare: " nella sua qualità di capo posto, durante un attacco nemico, di sua iniziativa, prontamente stendeva i suoi soldati in opportune posizioni e con intenso fuoco respingeva l'avversario che tentava di accerchiare il reparto". Non si conoscono altre notizie da cui poter risalire al luogo della battaglia. Probabilmente ha fatto ritorno a casa non trovandosi alcuna annotazione di morte nel registro di nascita. Casi di questo genere verranno approfonditi in seguito ed eventuali altri notizie potranno essere annotate in una possibile prossima occasione.
DALESSANDRO ORONZO
Nato a Bitritto 1.11.1887 di Francesco e Deligio Gaetana, sposato con Deligio Caterina il 07.06.1914-.
De Pinto Giuseppe
Figlio di Vito Giuseppe e Mitola Maria, nato a Bitritto il 21.11.1893, distretto militare di Bari, matricola n. 42.199/774-. 09.10.1915-. Giunge in territorio di guerra il 04.02.1916-. Dal 30.06.1917 in servizio nel 1° Reparto di asfalto, dal 23.11.1918 in servizio nel 151° Rgt. Ftr.- Svolgeva anche servizio al fronte come portaordini. In una delle tante missioni, accortosi della stretta vicinanza di una pattuglia austriaca, per timore che il messaggio cadesse in mano nemica lo lesse, ingoiò il foglio che lo conteneva, e proseguì nella missione riuscendo ad eludere la sorveglianza della pattuglia, compiendo con successo il mandato ricevuto. Alla fine del conflitto, ritorna sano e salvo a casa dopo essere rimasto illeso più volte in mezzo ad ecatombi di morti. A giudicare dal luogo e dal tempo dell'azione che gli valse il riconoscimento della medaglia di bronzo si può dire che ha certamente partecipato ad alcune delle battaglie del Carso. L'episodio della medaglia avvenuto il 23.05.1917 si è verosimilmente verificato nella decima battaglia dell'Isonzo combattuta dal 14 al 31 maggio 1917 con perdite di circa 112.000 soldati italiani tra morti, feriti e dispersi. Medaglia di bronzo al valor militare. Encomio: " con slancio ammirevole fra i primi giunse ad una trincea nemica, piantandovi il disco (.) che aveva avuto in consegna. Caduti morti o feriti tutti i compagni, si aprì la strada con le armi, raggiungendo le nostre prime linee. Dosso Faiti, 23 maggio 1917"-. (.) il disco era un segnalatore a forma circolare, colorato, che si conficcava nel terreno per segnalare i varchi aperti dal fuoco dell'artiglieria amica nelle barriere di filo spinato. Da queste aperture, la fanteria si catapultava nelle trincee nemiche.
Loconte Antonio
Nato a Bitritto l'8.6 1896, figlio di Domenico e di Valerio Anna, viene chiamato alle armi nel 20° Reggimento Fanteria nel dicembre del 1915, matricolaa n.4.071, giunge in territorio di guerra il 31 marzo 1916. Partecipa alle campagne di guerra del 1916 e 1917. E' ferito al braccio destro per lo scoppio di una mina. A seguito di infezione viene operato nell'ospedale di Milano riportando l'amputazione del braccio. Tutti i bitrittesi anziani e di mezza età lo ricordano come dipendente del comune di Bitritto. Nonostante la sua grave invalidità svolgeva con la massima cura e diligenza il suo lavoro. Per molti anni si occupò anche della gestione manuale della sirena che faceva suonare ogni mattina alle ore 8.00 precise ed a mezzogiorno per comunicare l'imminente inizio delle lezioni nelle scuole cittadine e per segnalare ai contadini e lavoratori la pausa di mezzogiorno.
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