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[SECONDA GUERRA MONDIALE]
I caduti della seconda guerra mondiale compaiono nelle due lapidi (N e S) apposte al primo gradino del basamento. In questa posizione sul lato E compare la seguente scritta dedicatoria: "Con altri 40.000 internati italiani i giovani della Val di Fiemme caduti nei lager nazisti seppero testimoniare con la loro morte la dignità dell'uomo contro la violenza e la guerra nobilmente onorando gli eterni ideali di pace e libertà. Qui le libere genti della Val di Fiemme onorano il loro sacrificio che ancora ammonisce".
A cura della Federaz. Trentina A.N.E.I. 8.IX.1943 MAGGIO 1945
CADUTI
LAPIDE IN BASSO SUL LATO N:
1) BONINSEGNA FRANCESCO FU PIETRO 27 2) BONINSEGNA SAVERIO FU GIOVANN " 21 3) BRIGADOI NARCISO DI ROBERTO " 25 4) CRISTELLON GIUSEPPE DI ERMENEGILDO " 25 5) DELLABUSA LOCHMANN MICHELE DI GIUSEPPE " 22 6) DELLAGIACOMA FRANCESCO FU NICOLÒ " 25 7) DELLAGIACOMA NICOLÒ DI GIOVANNI " 24 8) GABRIELLI ALDO DI FRANCESCO " 20 9) GABRIELLI CARLO FU ANDREA " 21 10) GIACOMELLI ALDO FU GIOV. BAT. " 30 11) GIACOMELLI GUIDO DI LUIGI " 20 12) GROPPA SERAFINO FU GIACOMO " 20
LAPIDE IN BASSO SUL LATO S:
13) LONGO BORTOLO DI MATTEO " 23 14) LONGO GUIDO FU PRIMO " 24 15) MORANDINI GIOVANNI FU GIORGIO " 27 16) VANZETTA ALDO FU PAOLO " 34
DISPERSI 1) DELLANTONIO GIACOMO DI TOMASO 20 2) DELLANTONIO GIOVANNI FU ANTONIO 21 3) DEMARTIN PIETRO DI CARLO " 23 4) GIACOMELLI FERRUCCIO FU LUIGI 225) GIACOMELLI FRANCESCO DI GIACOMO 21 6) MARCH ARTURO FU LUIGI " 31 * Morandini Giovanni non cadde in guerra, ma fu ucciso dai nazisti all'entrata orientale del paese ("Al Cristo"). Il partigiano Vanzetta Aldo fu trucidato dai nazisti a Falcade il 21 agosto 1944. In questo elenco è stato dimenticato il giovane Dellantonio Giovanni di 24 anni, ucciso sempre nel 1944 nei pressi della caserma della Guardia di Finanza, allora occupata dalle SS.
NOTA sulla storia del Monumento ai Caduti
Si tratta di un obelisco a tronco di piramide, composto di grandi blocchi della migliore pietra locale, cioè di granito rosa di Predazzo, mentre le lapidi sono in pietra lavica scura, forse di tipo porfirico. Fu ideato nel 1918, quando il fronte del Lagorai era stato sgomberato dagli Italiani e venne inaugurato in mezzo alla piazza centrale, nell'agosto di quell'anno, dedicato "Al valore del Soldato Austroungarico". Materialmente la lavorazione della pietra avvenne quasi certamente per mano di prigionieri di guerra slavi. Al termine del conflitto, il problema di che cosa farne occupò più volte il consiglio comunale: chi ne voleva lo smantellamento senza recupero, chi vi vedeva l'opportunità di trasformarlo in "Monumento alla Geologia" (Predazzo era ed è famosissima per le ricerche scientifiche in questo campo), chi ancora voleva destinarlo ad altre funzioni. Infine, passati i bollori antiaustriaci, si pensò di utilizzarlo come monumento ai caduti di Predazzo, trasferendolo di un centinaio di metri nella vicina Via Gabrielli, in mezzo ad un giardinetto posto davanti all'asilo infantile. E qui appare ancor oggi.
[Gli elenchi dei Caduti vengono trasmessi anche in e mail]
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