SECONDA GUERRA 1940-1943

ZAMBELLI Ilario 30- 6- 1951 Seconda 2 livorno rio marina 47 LI  (RESAISTENZA)
2° Capo Segnalatore M.M.
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Sottufficiale di elevate doti morali e professionali, fin dall'inizio della lotta clandestina antitedesca partecipava ai combattimenti per la difesa della Capitale. Entrava quindi in formazione partigiana dipendente dal fronte clandestino di resistenza della Marina esplicando preziosa attività informativa e di collegamento e prodigandosi nella assistenza a personale militare. Arrestato dai nazi-fascisti, sopportava stoicamente ripetuti maltrattamenti e sevizie intesi a strappargli il segreto dell'organizzazione cui apparteneva. Piegato nel fisico, ma non nella fede, non forniva all'ira nemica alcuna notizia, preferendo attendere coraggiosamente la morte. Prelevato sanguinante dal carcere, cadeva con altri eroici compagni alle Fosse Ardeatine. -- Territorio nazionale occupato dal nemico, 8 settembre 1943 -24 marzo 1944.

MIMBELLI Francesco Seconda LI 1- 8- 1941 35 LI
Capitano di Fregata M.M. Comandante di Torpediniera
motivo del conferimento
Comandante di torpediniera di scorta ad un gruppo di motovelieri con truppe germaniche dirette a Creta per l'occupazione dell'isola, si scontrava nottetempo con una formazione navale avversaria di 3 incrociatori ed alcuni cacciatorpediniere. Fatto segno a violento e concentrato fuoco nemico a distanza serrata, con mirabile audacia ed eccezionale prontezza si lanciava all'attacco ed in una mischia vivacissima colpiva con due siluri un incrociatore affondandolo; con abile manovra riusciva quindi a disimpegnare dalla reazione nemica la sua unità che, crivellata di colpi nella lotta vittoriosa, rientrava coi suoi mezzi alla base.Mare Egeo, notte sul 22 maggio 1941.

NICOLETTI Altimari Ademaro Seconda LI 1940 29 LI
Maggiore in s.p.e. ( A.A. , Pilota )
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Trasvolatore atlantico, comandante di un gruppo di velivoli da bombardamento veloce, alla testa dei suoi gregari compiva con somma audacia e grande perizia un fulmineo attacco contro la flotta inglese navigante in mare aperto, riuscendo a colpire e ad affondare, nonostante la violenta reazione contraerea, una nave da guerra nemica. Primo in ogni rischio partiva di notte per compiere un bombardamento su lontana e munita base avversaria, ma, dopo il decollo a pieno carico, per improvvisa avaria dei motori, era costretto a discendere su terreno accidentato, riuscendo con grande perizia a posarvi l'apparecchio che si incendiava. Benché subito avvolto dalle fiamme che gli mordevano di già le carni e cosciente del grave pericolo di imminente scoppio delle bombe, nell'intento unico di salvare l'equipaggio, lasciava per ultimo il velivolo e, dopo aver rivolto ancora una volta parole di fede e di sprone ai suoi dipendenti, che infatti riuscivano a salvarsi, con superbo stoicismo sopportava le atroci sofferenze del suo corpo bruciato, chiudendo così eroicamente la sua gloriosa vita di volatore e di soldato. Cielo del Mediterraneo Orientale, giugno - luglio 1940.

MARTUCCIELLO Giorgio Seconda LI 23- 11- 1942 36 LI
Sottotenente di Vascello (O.) di cpl. M.M. 184a Squdriglia
(SENZA MOTIVAZIONE NEL SITO)
TESEI Teseo Seconda LI campo 31- 5- 1946 44 LI
Maggiore Genio Navale Ufficiale Superiore del Genio Navale
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Ufficiale superiore del genio navale, in lunghi anni di tenace, intelligente, appassionato lavoro riusciva, superando difficoltà di ogni genere, a realizzare, in cooperazione con altri pochi valorosi tecnici, e successivamente a perfezionare il mezzo d'assalto subacqueo della R. Marina. Non pago del decisivo contributo portato dalla sua brillante intelligenza e dalla sua profonda cultura volle personalmente provare, collaudare ed impiegare in guerra l'arma insidiosissima Nonostante fosse minorato nel fisico per questa attività, inflessibilmente volle partecipare al forzamento di una delle più potenti e meglio attrezzate basi navali dell'avversario, conducendo lo strumento da lui ideato. Verificatosi nel corso dell'azione un ritardo dovuto ad imprevisti incidenti tecnici, che avrebbero potuto comprometterne l'esito, allo scopo di guadagnare il tempo perduto e di portare a termine ad ogni costo il suo compito, decideva di rinunciare ad allontanarsi dall'arma prima che esplodesse contro l'obiettivo. Col sacrificio della vita assurgeva, unitamente al suo secondo uomo rimasto a lui fedele fino alla morte, alla gloria purissima del cosciente olocausto. Esempio di elette virtù militari e di sublime dedizione alla Patria oltre il dovere. -- Acque di Malta, alba del 26 luglio 1941.

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