GUERRA 1915-1918  MEDAGLIA D'ORO

TANDURA Alessandro  Prima TV vittorio 23- 3- 1919  16
Sottotenente ( Fanteria , Informatore, Ufficio Informazioni dell' 8° Armata

motivo del conferimento
Animato dal più ardente amor di Patria, si offriva per compiere una missione estremamente rischiosa: da un aeroplano in volo si faceva lanciare con un paracadute al di là delle linee nemiche nel Veneto invaso, dove, con alacre intelligenza ed indomito sprezzo di ogni pericolo, raccoglieva nuclei di ufficiali e soldati nostri dispersi, e, animandoli col proprio coraggio e con la propria fede, costituiva con essi un servizio di informazioni che riuscì di preziosissimo ausilio alle operazioni. Due volte arrestato e due volte sfuggito, dopo tre mesi di audacie leggendarie, integrava l'avveduta e feconda opera sua, ponendosi arditamente alla testa delle sue schiere di ribelli e con esse insorgendo nel momento in cui si delineava la ritirata nemica, ed agevolando così l'avanzata vittoriosa delle nostre truppe. Fulgido esempio di abnegazione, di cosciente coraggio e di generosa, intera dedizione di tutto se stesso alla Patria. Piave - Vittorio Veneto, agosto - ottobre 1918

GUERRA 1940-1943  MEDAGLIA D'ORO

PAGLIARIN Annibale  Seconda TV vittorio 1940  29
Sergente maggiore ( Alpini , 1° reggimento alpini, battaglione «Pieve di Teco» )
Alla memoria
motivo del conferimento
Sottufficiale di contabilità, appena giunto in linea con la sua compagnia alpina, si offriva di far parte di un centro di fuoco avanzato, sottoposto ad intensa azione di artiglieria e di mitragliatrici, contribuendo validamente per più giorni alla tenace resistenza opposta dal suo reparto ai reiterati attacchi di forze nemiche soverchianti per uomini e mezzi. Ferito una prima volta al viso da una scheggia d bomba, rifiutava di farsi medicare e si lanciava, alla testa dei suoi uomini, al contrassalto. Colpito una seconda volta, pure al viso, da una pallottola avversaria, non solo rimaneva al suo posto di combattimento, ma, sostituitosi al porta arma caduto, di un fucile mitragliatore, continuava a sparare, infliggendo al nemico sensibili perdite. Avuta la sua arma inutilizzata da una raffica di mitragliatrice, si lanciava decisamente nella mischia a colpi di bombe a mano, finché, colpito una terza volta alla testa, si abbatteva esanime sul campo della gloria, dopo aver contribuito con indomito valore al successo del l'azione. Mirabile esempio di audacia, di eroismo e di grande amor patrio. Faquia e Gurit (Fronte greco), 22-24 dicembre 1940

RESISTENZA  MEDAGLIA D'ORO

TANDURA Luigino
Caporale 5° reggimento alpini Partigiano combattente
Alla memoria
motivo del conferimento
Giovane combattente della lotta di liberazione, animato per suo sentimento e per tradizione familiare da vivo amore di Patria, si distingueva ripetutamente per fermo coraggio e per slancio generoso. Ancora febbricitante per ferite riportate in combattimento, chiedeva di partecipare ad un'ardita impresa. Riuscita l'azione si attardava coscientemente per coprire la ritirata dei suoi. Ferito ad una gamba continuava a combattere e, sollecitato a porsi in salvo, rifiutava di farlo. Rimasto solo, ferito una seconda ed una terza volta, teneva eroicamente il posto da lui scelto sino a che si abbatteva esanime sull'arma, ormai vuota. -- Zona del Collio (Gorizia), 28 giugno 1944.

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