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RUFFINATO Renato Part TO giaveno 1944 TO 41 Partigiano combattente ALLA MEMORIA motivo del conferimento Figlio unico e senza obblighi di leva, salì all'Alpe nell'ottobre 1943 per combattere contro i tedeschi. infaticabile ed ardimentosa guida ai reparti che scendevano dai monti al piano per attaccare i presidi nemici, fu soprannominato il « gigante della montagna ». Combatté a Orbassano e a Cumiana riuscendo audacemente a forzare i posti di blocco avversari per mantenere i collegamenti con gli altri reparti operanti. Catturato durante un furioso combattimento dopo avere sparato l'ultima cartuccia, fu sotto posto alle più inumane torture che sopportò con sublime forza d'animo fino a rinnegare la sua mamma per non esporla a rappresaglia. Trasportato a ludibrio per le vie del paese, fu costretto a scavarsi la fossa e, benché ridotto a piaga vivente, ebbe la forza di gridare la sua fede in faccia ai carnefici che barbaramente lo trucidarono. Figura di leggendario eroismo. Forno di Coazze, 13 maggio 1944.
TOJA Sergio Part TO lucerna 1944 TO 41LUSERNA Partigiano combattente ALLA MEMORIA motivo del conferimento L'8 settembre 1943 decisamente affrontò la lotta contro i nazi-fascisti. Semplice gregario prima e comandante poi, fu tra gli uomini di punta nel combattimento e nel sacrificio. Apostolo di fede fra i compagni, assurse a simbolo della guerra partigiana. Con un gesto di estrema audacia arrestava da solo, con falsa segnalazione, un treno sul quale erano portati al carcere quattro dei suoi uomini caduti in mano al nemico. Nella lotta cadeva mortalmente ferito, ridando ai compagni col suo su premo olocausto la libertà. -- Torino, 24 gennaio 1944.
SERAFINO Adolfo Part TO rivarolo 1944 TO 41 Tenente in s.p.e. degli Alpini Partigiano combattente ALLA MEMORIA motivo del conferimento Ufficiale degli alpini, dopo l'armistizio impegnava nella zona di Massa Carrara combattimento contro forze tedesche assumendo di iniziativa anche il comando di una batteria. Ritornato in Piemonte organizzava le prime formazioni partigiane delle valli pinerolesi divenendo poi capo di stato maggiore della Divisione alpina autonoma "Val Chisone" e partecipando a varie azioni di sabotaggio. Nel novembre 1944, circondato da forze soverchianti, con una banda di patrioti si poneva alla testa di alcuni ufficiali, decisi, pur essendo consci del sicuro sacrificio, a resistere fino all'estremo per ritardare l'avanzata del nemico e consentire di mettere in salvo uomini ed armi. Impegnato il combattimento, dopo varie ore di lotta, esaurite le munizioni, nell'estremo tentativo di aprirsi un varco con le bombe a mano, veniva falciato dal fuoco nemico, unitamente agli altri ufficiali, attirati dal suo sublime esempio di eroismo. Il suo nome è divenuto leggendario in tutta la Val Chisone ed alla sua memoria fu intitolata la Divisione partigiana « Serafino » che combatté nella stessa valle valorosamente il tedesco fino alla liberazione. Italia occupata, settembre 1943- novembre 1944.
CASTAGNERI Bernardo Part TO vauda 1945 TO 42 Maggiore in s.p.e. - Artiglieria Alpina - Partigiano combattente ALLA MEMORIA motivo del conferimento Ufficiale superiore in s.p.e., dopo l'8 settembre 1943, sceglieva la dura lotta clandestina. Prima come semplice gregario e poi come capo di S.M. di una Divisione partigiana, partecipava a numerose azioni di guerra, contribuendo efficacemente al felice esito delle operazioni, nelle quali rifulgeva per le sue alte qualità di organizzatore e valoroso comandante. Fu a tutti maestro e guida di coraggio. Così in un difficile combattimento lasciò il suo posto di Stato Maggiore per tornare semplice artigliere servendo da solo, allo scoperto, un pezzo da 75/13 con cui riuscì a spezzare lo slancio nemico. Durante l'ultimo tentativo del nemico di impadronirsi del Monte Soglio, baluardo della resistenza partigiana del Canavese -- delineandosi un cedimento -- raccoglieva intorno a sé i migliori e ragguagliava il comando che non avrebbe receduto. Fedele alla parola, si immolava. Superbo esempio di intrepidezza, di cosciente valore, di altissimo sentimento del dovere e dell'onore militare. Monte Soglio, 3 marzo 1945.
GIACHINO Enrico Psr TO 1944 TO 39 Sottotenente di cpl. Autieri Partigiano combattente ALLA MEMORIA motivo del conferimento Magnifico esempio di eroismo, dalla data dell'armistizio a quella del martirio, assolveva senza sosta importanti e pericolosi incarichi per il potenziamento delle formazioni partigiane. Arrestato ed invitato a collaborare con il nemico in cambio della vita e della libertà, rifiutava sdegnosamente resistendo anche allo strazio della madre presente all'interrogatorio. Processato e condannato a morte affrontava con fiero stoicismo il plotone di esecuzione e al grido di " Viva l'Italia!" offriva la propria vita in olocausto alla rinascita della Patria. Torino, 5 aprile 1944.
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