PEROGLIO Michelangelo Par TO lanzo 1944 TO 40
Partigiano combattente
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Giovane combattente della lotta di liberazione, già più volte distintosi per ardimento e per generosa dedizione, partecipava volontario ad una azione di pattuglia in presenza di grosse forze tedesche. Rimasto isolato ed accerchiato da una cinquantina di militari delle SS., con fermo cuore ingaggiava il combattimento che, opportunamente sfruttando le asperità del terreno montano, riusciva a protrarre per un paio di ore anche dopo di essere stato seriamente ferito. Rimasto senza munizioni per il suo moschetto rifiutava fieramente la resa offertagli da un ufficiale e contro le SS. avanzanti lanciava le bombe a mano che gli erano rimaste. Fulminato dal fuoco, cadeva da prode sul campo imponendosi, per il suo valoroso contegno, all'ammirazione del nemico, che rendeva alla salma gli onori militari. Monte Ciusin (Valle di Lanzo), 28 maggio 1944

CAFFER Enzio Giovanni Par TO perosa a 1944 TO 37
Soldato - Alpini - Partigiano combattente, 1a Divisione Val Chisone " Adolfo Serafino "
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Di duro ceppo montanaro, pur non avendo obblighi militari, fu tra i primi nella lotta contro i tedeschi, seguendo l'esempio del suo fratello maggiore caduto per la libertà. Partecipò a tutti i combattimenti ed il suo nome divenne in Val Germanasca e in Val Perosa simbolo di ogni eroismo ed ardimento. Durante il duro inverno 1943-1944 visse tra i rigori del gelo e stenti inenarrabili, sorretto dall'ardente fede che lo animava e dall'alto spirito di sacrificio che è patrimonio della nostra gente montanara. Incaricato di cooperare con la sua arma allo sbarramento di una posizione per proteggere una manovra di ripiegamento, veniva mortalmente colpito e rifiutava ogni soccorso pur di non distogliere nessuno dal posto di combattimento. Morì dissanguato, esempio di indomito coraggio e di stoico valore. Villaretto di Vai Chisone, 30 luglio 1944.

EDUC Pasquale Par TO villa castelnuovo 1944 TO 38
Partigiano combattente
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Giovanissimo partigiano da indomita volontà di vincere, durante un violento attacco in forze da parte di formazioni russo-tedesche che costringeva dopo alterne ed aspre vicende il ripiegamento dei reparti partigiani, volontariamente rimaneva da solo sulla posizione con un'arma automatica per mantenere impegnato il nemico e dar modo di porre in salvo i feriti. Soverchiato da forze superiori si difendeva a colpi di bombe a mano, finché esaurite le munizioni veniva catturato e condannato alla fucilazione. Rifiutava la possibile evasione per evitare la rappresaglia del nemico contro la popolazione inerme che avrebbe dovuto rispondere della sua fuga dicendo a chi gliela proponeva: « Dite al mio comandante che sono fiero di aver compiuto tutto il mio dovere ». Affrontava serenamente la morte e cadeva sotto il piombo nemico gridando: « Viva l'italia! ». Val Soana, ottobre 1944.

BANDERALI Riccardo Part TO 1945 TO 42
Sottotenente di cpl. - Atiglieria - Partigiano combattente
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Animo nobile, generoso, amante della libertà, abbracciava fra i primi la causa dei partigiani. Prendeva contatto con varie organizzazioni clandestine collaborando con esse con passione, indomito coraggio e incrollabile fede. Continuava il suo lavoro con supremo sprezzo del pericolo anche quando, attivamente ricercato dal nemico, maggiori erano le difficoltà. Con sublime eroismo salvava da sicura morte numerosi patrioti e, con essi, organizzazioni clandestine di rilevante importanza. Arrestato dal nemico, affrontava la immediata condanna a morte con la fermezza dei forti, chiudendo così la sua nobile, giovane esistenza, tutta dedicata alla libertà e alla grandezza della Patria. Italia Nord-Occidentale, 8 settembre 1943 - 10 aprile 1945

CHIOLERIO Ercole Part TO 1945 TO 42
Civile - - Partigiano combattente
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Partigiano diciassettenne, dopo l'armistizio partecipava, con generoso e patriottico slancio, alla lotta di liberazione fornendo eccezionali prove di decisione e di coraggio. Nel corso di un duro combattimento, servente ad una mitragliatrice, si portava con l'arma là dove meglio era possibile fronteggiare il nemico avanzante allo scopo di consentire la ritirata della propria formazione. Seriamente ferito continuava a combattere, nuovamente colpito si abbatteva sulla arma che aveva con fedeltà e con valore servita sino all'ultimo respiro. Albugnano (Asti), 3 marzo 1945.

CURRENO DI SANTA MADDALENA Giacomino Part TO 1945 TO 42
Partigiano combattente
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Volontario sedicenne, accorse tra i primi nelle file partigiane compiendo numerose difficili e rischiose missioni. Catturato dai nazifascisti, messo al muro ed invitato a gridare « Viva la Repubblica » con atto fiero e spavaldo offriva il petto al piombo nemico gridando « Viva il Re! Viva l'Italia! ». L'avversario ammirato da tanto coraggio lo lasciava libero. Ritornato nelle file partigiane, in combattimento contro forze preponderanti tedesche, gareggiava con i suoi compagni finché, esaurite quasi le munizioni, rimaneva volontariamente sul posto per proteggere il ripiegamento della squadra. Il nemico lo catturava con l'arma stretta in pugno e nell'atto di lanciare l'ultima bomba che ancora possedeva. Durante gli interrogatori manteneva contegno fiero e sereno. Dinanzi al plotone di esecuzione moriva da prode, offrendo in olocausto alla Patria la sua giovane vita con la generosità di un bimbo e la fierezza di un vecchio soldato. Cuneo, 31 marzo 1945.

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