PEROTTI Giuseppe Par TO 1944 TO 40
Generale di Brigata in s.p.e. Partigiano combattente
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Ufficiale generale di eccezionali doti morali e militari, all'atto dell'armistizio organizzava nell'Italia Settentrionale un'efficace resistenza armata contro l'oppressore tedesco e fascista e dirigeva, con fede ed entusiasmo inesauribili, l'audacissima attività bellica di agguerrite formazioni di patrioti del Piemonte. Con sagacia ed ardimento senza pari portava a termine numerose azioni di sabotaggio contro il traffico ferroviario alla frontiera occidentale, riuscendo ad ostacolare seriamente per oltre tre mesi i movimenti avversari in una importante vallata alpina. Attraverso un'attiva rete informativa da lui creata e diretta, forniva preziose notizie di carattere operativo ai comandi italiani ed alleati. Arrestato dai nazi-fascisti nel corso di una riunione di dirigenti del fronte clandestino di resistenza piemontese, che in lui avevano trovato il capo di altissimo prestigio, manteneva l'assoluto segreto circa il movimento patriota ed assumendo su di sé con nobilissimo gesto, ogni responsabilità, salvava l'organizzazione e la vita di molti suoi collaboratori. Condannato a morte da un tribunale di parte asservito ai tedeschi, affrontava con cosciente fierezza di soldato la morte al grido di « Viva l'Italia». Italia occupata, 8 settembre 1943-5 aprile 1944.

GIUSTO Vincenzo Par TO 1945 TO 43
Partigiano combattente
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Giudice di tribunale, piuttosto che sottostare agli ordini dell'oppressore tedesco preferiva prendere fra i primi la via della montagna, dove entrava a far parte di una formazione di volontari della libertà. Dopo aver partecipato, dando prove ripetute di coraggio, di serenità nel pericolo, di fermezza di carattere, a molte azioni contro il nemico, e venutosi a trovare, nella più rischiosa di queste, di fronte a un forte gruppo avversario, anziché ripiegare, affrontava con pochi uomini il nemico superiore di numero e di mezzi accettando il combattimento. Visti cadere molti dei suoi, balzava risolutamente sulla strada per attirare su di sé la reazione nemica e dar tempo ai compagni di mettere in salvo i feriti, finché colpito da bomba a mano, cadeva eroicamente con l'arma in pugno. San Michele di Mondovì, 13 aprile 1945.

SOGNO RATA DEL VALLINO Edgardo Par TO 1945 TO 43
Tenente di cpl. - Cavalleria - Partigiano combattente
motivo del conferimento
Spinto dal generoso impulso fin dall'8 settembre 1943, si schierava contro i nazifascisti. Attraversate le linee di combattimento, sollecitava di compiere una delicata e rischiosissima missione nel territorio italiano occupato dai tedeschi. Aviolanciato nelle retrovie nemiche, sfidava ogni rischio ed in breve tempo dava vita ad una complessa organizzazione clandestina di grande importanza militare e politica. Individuato e attivamente ricercato dalla polizia nemica, moltiplicava le sue energie e la sua attività contribuendo sensibilmente al potenziamento del movimento di liberazione dell'Italia Nord Occidentale. Due volte arrestato dai nazifascisti, riusciva ad evadere ed incurante dei pericoli sempre maggiori che lo minacciavano, riprendeva con rinnovato fervore la sua audace missione. Per scopi informativi e per accompagnare influenti membri del CLNAI si portava tre volte nell'Italia liberata dopo audaci e fortunose vicissitudini. Caduto in mano nemica in drammatiche circostanze, nel generoso e disperato tentativo di salvare un influentissimo membro del Movimento di liberazione, pur conscio di essere irrevocabilmente perduto, manteneva l'abituale serenità e sopportava virilmente la prigionia ove lo colse il giorno della liberazione alla quale aveva tanto valorosamente contribuito.Italia Nord Occidentale, 8 settembre 1943 - 2 maggio 1945.

GHIONE Adriano Par TO castellamonte 1944 TO 39
Partigiano combattente
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Studente diciassettenne, animato da vivo amore di Patria, subito dopo l'armistizio si prodigava nella lotta di liberazione riunendo, sin dai primi giorni, altri giovani volonterosi ed arruolandosi, con loro, nelle fila partigiane. Durante tredici mesi di dura lotta forniva ripetute e belle prove di decisione e di coraggio particolarmente distinguendosi nei combattimenti di Pont, di Cuorgnè, di Ozegna e di Noasca. Sorpreso e catturato insieme ad alcuni suoi partigiani nel corso di un'azione e deciso a sacrificarsi per liberare i dipendenti, mentre veniva trasportato in autocarro ingaggiava improvvisamente lotta contro la scorta tedesca. Disarmato un militare, feriva a morte un ufficiale e dava, così, modo ai suoi uomini di fuggire. Passato per le armi sul posto cadeva da prode, nel nome d'Italia. Alto Canavese, settembre 1943 - 25 settembre 1944.

NICOLI Guerrino Par TO chiasso 1944 TO 40
Partigiano combattente
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Giovane diciassettenne, animato da alto spirito di Patria e di libertà, non esitava a lasciare la casa paterna per prendere parte alla lotta contro i nazifascisti, segnalandosi in ogni circostanza per ardimento e coraggio notevoli e riportando ben due ferite in combattimento. Nel corso di un attacco ad un forte presidio avversario, cui partecipava con il consueto entusiasmo, visto cadere ferito il proprio comandante, non esita a lanciarsi addosso ad un ufficiale repubblichino che sta per finirlo e lo abbatte con un colpo di pistola, ma la pronta reazione di fuoco avversaria pone fine alla sua eroica e giovane vita tutta dedita ai più nobili ideali. Avigliana, 26 giugno 1944.

CATTANEO Renzo Par TO collegno 1944 TO 37
Partigiano combattente
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Sedicenne, rispose intrepido al richiamo della Patria per la liberazione del popolo oppresso. Partigiano valoroso, primo tra i primi, partecipò a numerose azioni di guerriglia infondendo a tutti coraggio, emergendo per ardimento e guadagnandosi la stima dei compagni che lo vollero comandante di squadra. Arrestato, per delazione, dalla polizia nazifascista e sottoposto a snervanti interrogatori durante i quali venne più volte percosso, mantenne sempre fiero il silenzio, salvando così la vita a numerosi compagni. Rilasciato per la sua giovane età, risalì le valli tanto amate riprendendo con maggiore ardore la dura lotta e rifulgendo per indomito coraggio. Inviato a Torino per una importante missione veniva nuovamente arrestato con il suo comandante ed un compagno. Per salvare i fratelli di fede, si addossava la responsabilità di azioni punitive contro spie fasciste, accettando serenamente la condanna a morte. Cadeva sotto il piombo nazifascista, fiero di essere partigiano della libertà. Fulgido esempio di cosciente valore, dì altruismo e di piena dedizione alla causa della libertà.Moncalieri (Torino), 27 luglio 1944.

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