SECONDA GUERRA 1940-1943

MEATTINI Francesco Seconda AR cortona 1941 33 AR
Appuntato R. ( Guardia di Finanza , )
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Caposquadra fucilieri di un distaccamento della Regia Guardia di finanza aggredito da preponderanti bande ribelli, che avevano circondato la caserma ed incendiato fabbricati vicini, animava la difesa col suo contegno freddo, energico e risoluto. Ferito una prima volta, rifiutava ogni soccorso, continuando ad incitare i superstiti ed a sparare sugli assalitori. Ferito altre due volte, mentre la caserma era già in fiamme ed i camerati quasi tutti caduti, persisteva tenacemente nell'impari lotta. Esaurite le cartucce, si raccoglieva un attimo per baciare la fotografia dei suoi cari; quindi prese alcune bombe a mano e toltane la sicurezza, se le metteva nelle tasche e da una finestra saltava sugli avversari inferociti dall'asprezza della lotta, seminandovi, col proprio sacrificio, strage e distruzione. Fulgido esempio di sublime sacrificio. Berane (Montenegro) 17-18 luglio 1941.

MAZZONI Don Giovanni Seconda AR 1941 33 AR
Tenente cappellano ( Bersaglieri , 3° reggimento bersaglieri )
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Medaglia d'Oro per la guerra 1915 - 18, dopo avere fieramente chiesto ed ottenuto l'assegnazione ad una unità di prima linea impegnata in aspra lotta, dava continua e chiara testimonianza del suo fervore di apostolo e della sua tempra di soldato, fuse nella esplicazione più nobile delle attribuzioni sacerdotali e nell'ascendente del più schietto ardimento e di ineguagliabile abnegazione. In giornate di cruenti combattimenti divideva, con raro spirito di sacrificio, gli eroismi di un reggimento bersaglieri, portando a tutti, pur tra i maggiori pericoli, le parole infiammate della fede e la voce trascinante del suo coraggio. In una alterna vicenda dell'accanita lotta, accortosi che un ferito, rimasto isolato, invocava aiuto, e nonostante che altri tentativi fossero rimasti soffocati nel sangue, con ammirevole temerità e consapevolezza, si lanciava per soccorrere il dipendente, né desisteva dal suo nobile intento pur quando il piombo lo colpiva ad un fianco. Ferito di nuovo e mortalmente, alle estreme risorse vitali affidava la sublimità mistica della sua intrepidezza, raggiungendo l'agonizzante, e spirando al suo fianco. Esempio mirabile delle più elette virtù, e di sublime coscienza dell'ideale patrio. Rassypnaia - Petropawlowka (Fronte russo), 1 -26 dicembre 1941.

GAVAZZI Luciano Seconda AR cortona 1941 32 AR
1° Seniore ( CC.NN. , CLXIV battaglione CC. NN. )
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Comandante di battaglione CC.NN. e vice comandante della difesa di Uolchefit, pur debilitato da grave male, dava in ogni difficile contingenza fulgidissimo esempio di pura fede, di sacro entusiasmo e di preziosa, intelligente attività. Più volte invocava l'onore di cimentarsi in campo aperto contro le soverchianti forze nemiche, ed il 13 luglio, al comando di una colonna di nazionali operante nella zona di Amberco, assolveva tale compito con pieno successo in virtù del suo grande ardimento e sublime sprezzo del pericolo. 1° agosto per quanto sofferente, assumeva il comando di altra colonna all'assalto di Giramba, ed essendo stato il cruento attacco frustrato dalle mine e dai reticolati nemici, sapeva disimpegnarsi brillantemente malgrado le sopraggiunte masse avversarie minaccianti pericolosamente sul fianco. Trascinava poi di nuovo i suoi uomini ad un furioso contrattacco, riuscendo così a ristabilire la situazione. Minato nella malferma salute dalle fatiche e dai disagi e colpito da fulmineo, inesorabile morbo, ascendeva poi al cielo degli eroi. Spirito eletto di soldato, più volte decorato al valore, squadrista di purissima fede, fu col sacro entusiasmo, l'anima della difesa di quel lontano lembo di terra italiana. Uolchefit, (A.O.), aprile - agosto 1941.

SARTINI Luigi Seconda AR foiano 1941 34 AR
Capitano di cpl. ( Fanteria , Truppe libiche )
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Tre volte decorato di medaglia d'argento, rifulse in ogni combattimento per indomito coraggio e perizia nell'impari lotta che già da dodici giorni il suo gruppo sostiene contro le sempre crescenti forze corazzate avversarie. Comandato in ricognizione con un nucleo celere e di collegamento con esigui e fra loro lontani presidi, consapevole della difficoltà dell'impresa nell'adempimento dell'arduo compito, viene assalito da forze avversarie preponderanti. Esaurite le munizioni e completamente circondato, già più volte ferito, anziché arrendersi persiste nella cruenta lotta animatore indomito della strenua difesa finché cade, con l'ultimo dei suoi, in supremo corpo a corpo con l'avversario. A.S., 15 - 27 gennaio 1941.

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