Perfino il colonnello Gandolfo  imbracciato il fucile, da semplice fante, con pochi superstiti, si mise a contrastare l'avanzata dei magiari, all'arrivo dei  rincalzi le posizioni o meglio il terreno, visto che le trincee erano ingombre di cadaveri, era  ripreso, nell'impeto furono catturati  ben 410 nemici tra questi alcuni furono trovati con le mazze chiodate legate al polso, i cronisti dicono che su di loro non fu fatta alcuna rappresaglia ma personalmente non credo ad una simile versione e suppongo che le reazioni del tutto giustificate ad un così barbaro eccidio furono ben più cruente.

A mezzogiorno le posizioni erano completamente riconquistate.

Il 20°  reggimento peraltro era gia stato duramente provato sul San Michele nel luglio dell'anno   precedente infatti nell'elenco dei caduti risultano nella giornata del 18 i nomi dei soldati Avati Michelangelo di Francesco e  Seminara Francesco di Michelangelo oltre al nominativo di Odorino Rocco dato per disperso nella stessa data e mai più ritornato in patria.

Sempre dello stesso reparto sul San Michele morì il 24 luglio il soldato Bottiglieri Michelangelo di Vincenzo ed il 10 novembre Auddino Giuseppe di Pasquale mentre il 27 dello stesso mese  seguì lo stesso tragico destino Mileto Giacinto di Francesco.   

Nel 1916, dopo l'attacco con i gas,  morì sul San Michele,  in uno scontro verificatosi il 6 agosto, Luddeni Domenico di Vincenzo e nella stessa data rimase disperso Nardi Nicola di Giuseppe.

La brigata Brescia era composta anche dal 19° reggimento ma l'unico caduto di Polistena in forza a tale reparto fu Tracuzzi Pasquale di Giuseppe dato per disperso l' 8 agosto del 1916  sul S. Michele.

Comunque di molti altri deceduti del 20° reggimento è indicata sommariamente come luogo di scomparsa il Carso od anche ancor più genericamente  "sul campo" è quindi  presumibile che il loro sacrificio fu sulle doline del San Michele mentre per Ascone Pasquale di Vincenzo che morì  il 7 agosto 1916 per ferite riportate in combattimento è indicato l'ospedale di Sagrado paese nelle immediate retrovie del San Michele  dove si trovava anche il cimitero in cui furono seppelliti i morti durante l'attacco con i gas.

Con la dizione "sul  campo" sono riportati quattro nominativi nelle date del 11 novembre 1915, del 9 maggio 1916 e del 10 ottobre dello stesso anno e di poi il 28 agosto del 1917.   

Con l'indicazione sul Carso sono riportati tre morti nelle date del 25 luglio 1915, 11 novembre 1915 e 4 febbraio 1916.

Infine tra i deceduti  per malattie negli ospedali militari  sono indicati  4 nominativi.

Tra i luoghi in cui operò la brigata Brescia o meglio il 20° reggimento vi furono M. Cappuccio, Castelnuovo, San Martino, Oppacchiosella, Loquizza, Pecinka, Castegnevizza, Faiti e Fondar.

Nell'elenco del Notaio Verrini soltanto per la località di  San Martino è riportato il nominativo di Borgese Domenico di Michelangelo morto il 22 novembre 1915 ma stranamente tra i caduti nelle altre località prima elencate non risultano appartenenti al 20° reggimento sebbene ne figurino di altri reparti e più precisamente Borgese Angelo di Domenico del 244° reggimento morto il 28 maggio a Castegnavizza,  Borgese Giuseppe di Domenico nato il  5 settembre del 1891 del 141° reggimento morto a Bosco Cappuccio il 13 agosto 1915, nella stessa località il 16 agosto moriva un suo omonimo con la stessa paternità forse cugino nato il 28 gennaio del 1891 che apparteneva al 220 ° reggimento mentre il 25 maggio del 1917 risulta disperso a dosso Faiti il soldato Filomeno Clemente di Giuseppe del 47° reggimento.
 
Ma a prescindere dal reparto in molte altre occasioni il sangue dei polistenesi fu versato sul San Michele, come primo nome tra i nomi dei caduti mi permetto di ricordare quello del mio prozio Amerigo Avati di Giantommaso deceduto nell'ospedale di campo di Lodi a seguito delle ferite riportate il 10 novembre 1915 a cima 2 del San Michele  insignito della medaglia di bronzo al valor militare; il suo reparto era il 131° reggimento della brigata Lazio ed il suo capitano era Rodolfo Graziani che dopo aver appreso la notizia della sua morte così scrisse alla nostra famiglia.

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