RAGO ANTONIO di ...e di ..., nato ad Eboli il... Caporale Morto in guerra. La salma giunse in Eboli nel 1924 unitamente a quella del soldato Cardiello Francesco. Le onoranze funebri ebbero luogo il 10 aprile 1924. La salma del Rago proveniva dal cimitero di Visco e partì dalla stazione ferroviaria di Cervignano.
RIZZO ANTONIO di fu Vincenzo e di Mariangela Rito, nato ad Eboli il... Soldato de114° Reggimento Fanteria Il giorno 22 del mese di agosto dell'anno 1917, nel comune di Oppacchiasella (Tf.este), alle ore 16 mancava ai vivi il soldato Rizzo Antonio, morto in seguito a ferita di pallottola Shnpnel al torace penetrante con lesione al cuore, per fatto di guerra. Sepolto a Doline Torino. Aveva 20 anni- Da un elenco di pratiche pensione risulta che Angelantonia Rita, moglie del deftnto Rizzo An- tonio chiedeva la pensione.
ROCCO GIUSEPPE di Francesco e di Teresa Giuliano, nato ad Eboli (Battipaglia) il giorno 15 ot:obre 1897 Soldato de118° Reggimento Fanteria, 7. Compagnia Il giorno 20 agosto 1917, a Sud di Castagnevizza, alle ore 19 moriva in seguito a f~ta di pallot- tola di mitragliatrice, per fatti di guerra. Aveva 20 anni.
ROCCO LUIGI di Cosimo e di ..., nato ad Eboli 1893
Da un elenco risulta che Rocco Cosimo, padre del militare deceduto, in data 6 dicembre 1917 chiedeva la pensione. Dichiarazione di irreperibilità: Il Comando del Deposito de163° Règgimento Fanteria dichiara che Rocco Luigi di Cosimo, nato ad Eboli i11893, soldato de163° Reggimento Fan- teria, prese parte il20 luglio 1915 al combattimento del Polazzo e che dopo tale combattimento egli scomparve e non venne riconosciuto tra i militari dei quali fu legalmente accertata la morte. Deve perciò presumersi morto il giorno 20 luglio 1915. La dichiarazione suddetta porta ladatadel311uglio 1916.
ROMANO RICCARDO ATTILIO UGO ORESTE di Ferdinando e di Adelina Tagliarnonte, nato ad Eboli il giorno 9 ottobre 1896 Sotto Tenente 18° Reparto d' Assalto Il giorno 25 ottobre 1918 sul Monte Pertica moriva in seguito a ferita di pallottola esplosiva alla testa. Rimase sul campo. Aveva 22 anni. Gli fu conferita la medaglia d'argento al valor milita- re con la seguente motivazione: Sottotenente 18° Reparto d'Assalto Medaglia d'Argento. Mitragliere di una compagnia di assalto rincorando con serenafermezza i suoi uomini si spin- geva con le proprie armi fin sotto le linee avversarie, scompigliandone con vivo fuoco i difensori. Accortosi che armi nemiche portate in una caverna causavano forti perdite ai nostri con mirabile risolutezza portava le sue allo scoperto e con bene aggiustate raffiche costringeva al silenzio l' av- versario. Raggiunta la vetta contesa con nutrito fuoco infrangeva per tutta la giornata ripetuti ed aspri contrattacchi dando prova di insuperabile coraggio finche cadde gloriosamenlt' colpito a morte. Montepertica (Monte Grappa) 25 ottobre 1918. Il Dizionario Salernitano del prof. De Crescenzo Gennaro cosi si esprime in rrerito: «Romano Riccardo, Medaglia d'argento della guerra 1915-1918, nato in Eboli il9 ottobre 1896. Dopo aver fatto gli studi a Salerno, emigrò nel 1913 nell ' America del Sud a Montevideo, occupandosi nel Banco Italiano dell'Uraguay e costruendosi col lavoro una cospicua posizione finanziaria. Quando nel 1915 squillò la diana della guerra contro I' Austria, tornò in Italia e parti come volontario per il fronte, rimanendo in trincea per oltre un anno e mezzo, finche non guadagnò le spalline di uftX:iale. Combatte per ben tre anni, ma quando i condottieri chiesero ai soldati il massimo sforzo per o~nere la vittoria, egli, già appartenente al 4 ° Reparto, entrò subito nelle file del 18° Reparto d' Assalto (che si copri di gloria nella conquista del Pertica), meritando, per i suoi atti eroici I' onore della citazione alI' ordine del giorno. Ma cadde alla testa dei suoi il 25 ottobre 1918. AI suo valore fu confcrita la medaglia d'argento con questa motivazione (la motivazione è stata in precedenza trascritta," Fu sepolto sul monte stesso dai suoi commilitoni. Il 20 settembre 1921, a Montevideo, fu ina~rato nell'atrio dell'ospedale Umberto I un monumento ai morti per l'ltalia nella guerra europe2. La lapide reca un' iscrizione e sotto, in ordine alfabetico, i nomi dei caduti. Tra gli altri figura ancre quello del Ro- mano. A cura del comune di Eboli fu apposta sulla facciata della casa patema del Ro:nano una lapide ricordo con la motivazione della Medaglia al valore. Dopo il 19611a lapide fu rimO)sa per eseguire dei lavori alla casa. Ultimati i quali la lapide non ritornò più al suo sito; ne si sa se ~siste ancora.
RONCA (o RONGA) DOMENICO di fu Nicola e di ..., nato a Montecorvino Pugliano, residente in Eboli Soldato del 6° Reggimento Fanteria Deceduto nel combattimento del 19 agosto 1918.
SAGGESE GIUSEPPE di Nicola e di ..., nato a ... Dal Quadro d'Onore dei Caduti ebolitani risulta morto in guerra ne11917. Da m elenco di pra- tiche pensioni risulta che Nicola Saggese, padre del militare deceduto, nel febbraio :919 chiedeva la pensione.
SANSONE LUIGI di Vitoe di Maria Donata Salvatore, nato ad Eboli il giorno 6 aprile 1884 Caporal Maggiore appartenente al Parco Viveri del XIV Corpo d' Annata, 27. Divisione Il giorno II luglio 1915 alle ore 15, nell'ospedale da campo n. 053 moriva in seguito a gastroenterite acuta. Sepolto nel cimitero di Ruda (Udine). Aveva 31 anni (era voce comune ad Eboli che la morte del caporal maggiore Sansone Luigi fosse dovuta al fatto di aver ingerito cibo alterato).
SANSONE VITO di Raffaele e di Celeste Priore, nato ad Eboli il... Soldato de1162° Reggimento Fanteria, 8. Compagnia 1131 agosto 1917, sulla Quota 1050 (Macedonia serba) alle ore 9 moriva colpito in pieno petto da bombarda nemica, per fatto di guerra. Sepolto a Quota 1050 (Macedonia). Aveva 35 anni.
SANTIMONE ANTONIO di Luigi e di Liberata Pignotti, nato ad Eboli il giorno 20 gennaio 1895 Caporal Maggiore della 50- Batteria Bombardieri Il giorno 29 ottobre 1916, alle ore I 5,30, moriva in seguito a scoppio di granata nemica. Sepolto a Vertoiba (Gorizia). Aveva 21 anni. SANTIMONE DONATO di Alfonso e di Rosa Accarino, nato a ... Nell' anno 19 15 moriva in guerra (è nel quadro d' onore dei combattenti). Da un elenco di prati- che di pensioni risulta che Rosa Accarino, madre del militare defunto, in data 29 novembre 1917 chiedeva la pensione. SANTORO ANGELO ANTONIO di Giovanni e di Maria Carolina Marinelli, nato ad Eboli il giorno 15 settembre 1892 Soldato del 136° Reggimento Fanteria, 12. Compagnia Il giorno 7 novembre 1915, nella trincea di San Vito, alle ore 14 moriva in seguito a scoppio di granata in trincea. Sepolto a Nekovo Alto. Aveva 23 anni.
SARNO UMBERTO  di Giovanni Sergente Maggioire
SCARINGI GIOVANNI di Vincenzo e Filomena Magrino  7 febbraio 1894   10 luglio 1916
SCARPA GIUSEPPE  di Alfonso e di Raffaella De Nigris 10 settembre 1879  26 novembre 1917
Da un elenco di pratiche pensioni risulta che Filomena Chiagano, moglie di Scarpa Giuseppe, militare deceduto, in data 26 novembre 1917 chiedeva la pensione. SCIALLA VINCENZO di Giuseppe e di Chiagano Raffaela, nato a Centola, residente in Eboli Caporale del 210° Reggimento Fanteria, 7. Compagnia I\ giorno 18 giugno 1918, a Case Bellentane (Basso Piave) moriva in seguito a ferita da scheg- gia di granata. Aveva 19 anni. SCOCOZZAANGELO di Francesco e di Caterina Angeloro, nato ad Eboli il giorno 4 gennaio 1894 Soldato del 276° Reggimento Fanteria, 226° Reparto someggiato I\ giorno 31 agosto 1917, alle ore 14 moriva per ferita penetrante nell ' emitorace destro per fatto di guerra. Sepolto presso la stazione ferroviaria di Auzza (Gorizia). Aveva 26 anni. SCOCOZZA NICOLA di Antonio e di Raffaela Moscariello, nato ad Eboli il giorno 14 novembre 1893 Lazzaretto dei prigionieri di guerra di Darmstadt (Germania). Dai documenti ufficiali, Registro giornale 30/18, qui esistenti risulta che è morto il militare appartenente alI ' esercito nemico. Cog~o- me e nome: Scocozza Nicola. Genitori: padre Antonio, madre Raffaela nata Moscariello. Giorno di nascita 14 novembre 1893. Luogo di nascita Eboli, Salerno, Italia. Ultima abitazione Eboli. Profes- sione fornaio. Esercito a cui apparteneva Italiano. Reparto di truppa 32° Reggimmto Artiglieria. Località e giorno della morte Lazzarettodei prigionieri di guerra di DARMSTADT lo gennaio 1918. SCOCOZZAVINCENZO di Angelo e di Aorinda Squillante, nato ad Eboli il giorno 30 novemlxe 1891 Soldato de1136° Reggimento Fanteria, 7. Compagnia I\ giorno 8 agosto 1915 sul monte Sei Busi, alle ore 15 moriva in seguito a sc~io di granata. Sepolto a Vermigliano (Gorizia). Aveva 24 anni. SGROIA ALTOMIRO di Antonio e di Cristina Maresca, nato ad Eboli il giorno 4 dicembre 1898 Caporale. Apparteneva al 6° Reparto d' Assalto Venne catturato il 27 ottobre 1917. Rientrato in Italia, dalla prigionia, ill O no~mbre 1918, fu preso in forza dal Centro Raccolta di Modena il12 novembre 1918. Inviato in licenu premio rientrò poi al Distaccamento Reclusi lavoratori di Margherita di Savoia il2 gennaio 1919. Morì nell'ospe- dale militare di Barletta il 5 marzo 1919. Da appunti comunali risulta: fu catturatc ad Udine il27 ottobre 1917. Morì nell ' ospedale Principe Umberto Il di Barletta. Era celibe; avevI 21 anni. SICA MICHELE di Cosimo e di Maria Passarelli, nato ad Eboli (Battipaglia) il giorno 9 Irnggio 1894 Sottotenente del 132° Reggimento Fanteria, 5. Compagnia I\ giorno 4 novembre 1916, alle ore 22 moriva in seguito a ferita penetrante relJ addome, per fatto di guerra. Sepolto a Villesse (Gorizia). Aveva 22 anni.
SICA RAFFAELE di Giuseppe e di fu Lucia Mollica, nato a Teggiano, residente in Eboli Soldato Il giorno 14 settembre 1916, nel 2° ospedale mobile chirurgico, alle ore 21 moriva in seguito a ferite di scheggia di granata per causa di guerra. Con ablazione gamba sinistra; anemia acutissi- ma. Sepolto a Pieris (Udine). Aveva 19 anni.
SISTO GIACOMO TOBIA ANDREA di Vincenzo e di Caterina Fresa, nato ad Eboli il 22 agosto 1893 Capitano del 56° Fanteria Fu insignito di medaglia d' Argento al valor militare e a cura del comune di Eboli fu apposta sulla facciata della sua casa natale una lapide che dice: Alla testa del proprio plotone si slanciava ardita- mente ali' assalto delle trincee nemiche. F erito una prima volta, continuò a rimanere fra i juoi sol- dati incitandoli alla lottafinche non cadde nuovamente e gravemente colpito. Il giorno 20 luglio 1915, è detto nel Dizionario Salemitano del prof. O. De Crescenzo, tra le inaccessibili rocce del Monte Piano, dopo aver occupato col suo plotone tre serie di trincee. si slan- ciava, tra il grandinar delle granate nemiche, valorosamente alI ' assalto. Gravemente ferito, continuò a combattere; ma infine, privo di forze, fu fatto prigioniero e condotto all'ospedale di Toblach (ita- liano Dobbiaco) in Austria, donde passò, dopo qualche mese, in quello di Kufstein ed infine fu mandato al campo di concentramento di Mathausen. Rimpatriò il 15 maggio 1917 colla terza spedizione di invalidi di guerra. Già promosso tenente per merito di guerra durante la prigionia, ebbe, al ritorno in patria, la promozione a capitano. Due anni dopo il rimpatrio si ammalò per formazione di ascesso dovuto a schegge rimaste nel polmone ferito. Nonostante ciò, volle rimanere in servizio, ma il 12 maggio del 1920 si spense.

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