ABELLO Oscar Seconda TO 1941 30
Tenente in s.p.e. ( A.A. , Pilota )
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Intrepido, audace, mirabile pilota da caccia, pronto ognora a tutti i cimenti e a tutti i rischi, votato alla gloria dell'ala italiana, portava la sua offesa oltre i mari e oltre i monti nei cieli nemici dal fronte francese al deserto marmarico. In asprissimi numerosi scontri con la caccia avversaria conseguiva tre brillanti vittorie personali e contribuiva validamente all'abbattimento di altri numerosi velivoli. Al ritorno di un volo di guerra, mentre s'accingeva ad atterrare sul proprio campo, una raffica improvvisa di un caccia assalitore lo colpiva a morte, quasi a tradimento. Immolava così la sua giovane vita sull'ara gloriosa degli olocausti alla Patria, lasciando di sé esempio luminoso per nuovi ardimenti e per nuove vittorie. Cielo di Ain el Ga zala (A.S.), 23 giugno 1940-5 gennaio 1941.

COBOLLI GIGLI Nicolò Seconda TO 1941 31
Sottotenente di cpl. ( A.A. , Pilota )
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Pura espressione della gioventù del Littorio, chiedeva ed otteneva, giovanissimo ancora, di essere assegnato ad un reparto di aviazione da caccia. Pilota di eccezionale valore, gregario sicuro e fedele, combattente tenace ed aggressivo, in più scontri aerei, contribuiva ad infliggere al nemico la perdita di numerosi velivoli. Durante un combattimento contro preponderanti forze nemiche, dopo avere strenuamente ed eroicamente sostenuta la lotta asperrima, si slanciava in soccorso di un gregario che, tagliato fuori dalla formazione, stava per essere sopraffatto. Una raffica nemica, col pendolo in pieno, stroncava con la sua fiorente giovinezza, l'ultimo suo gesto generoso degno della nobiltà d'animo e dell'ardimento che aveva caratterizzato la sua vita. Cielo di Albania, novembre 1940 -4 marzo 1941.

PASTORINO Bruno Seconda TO 1941 34
Tenente di cpl. ( Fanteria , 116° reggimento fanteria )
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Ufficiale volontario nei reparti arditi, di spiccate qualità combattentistiche, animatore e trascinatore di uomini, di eccelse doti morali, già distintosi in precedenti fatti d'armi. Durante l'attacco di una piazzaforte ad opera di imponenti forze corazzate nemiche, dopo aver opposto la più disperata ed efficace resistenza respingendo per ben due volte gli attaccanti col suo reparto arditi di battaglione, si lanciava, con bombe a mano ed incendiarie, all'assalto dei carri armati pesanti che superato l'ostacolo del caposaldo vi dilagavano. Visto inefficace il suo mezzo di offesa, cosciente della certezza del sacrificio, rifiutava la resa ed attaccava i carri nel disperato tentativo di mettere fuori combattimento il personale attraverso le feritoie delle torrette, ma nell'eroico atto veniva colpito a bruciapelo da un colpo di rivoltella che gli fratturava l'osso frontale. Tramortito ed accecato dalla gravissima ferita, ancora incitava i suoi fanti a persistere nell'impari lotta, rifiutando il loro soccorso. Bell'esempio di sublimi ed eccelse qualità militari, di ardire e di totale dedizione alla Patria. Africa Settentrionale, 3 gennaio 1941.

SAVOIA Amedeo, , Duca d'Aosta Seconda TO 1941 34
Generale d'Armata Aerea, Viceré d'Etiopia
motivo del conferimento
Comandante superiore delle Forze Armate dell'Africa Orientale Italiana, durante undici mesi di asperrima lotta, isolato dalla Madre Patria, circondato da nemico soverchiante per mezzi e per forze, confermava la già sperimentata capacità di condottiero sagace ed eroico. Aviatore arditissimo, instancabile animatore delle proprie truppe le guidava ovunque, per terra, sul mare e nel cielo, in vittoriose offensive, in tenaci difese, impegnando rilevanti forze avversarie. Assediato nel ristretto ridotto dell'Amba Alagi, alla testa di una schiera di prodi, resisteva oltre i limiti delle umane possibilità, in un titanico sforzo che si imponeva all'ammirazione dello stesso nemico. Fedele continuatore delle tradizioni guerriere della stirpe sabauda e puro simbolo delle romane virtù dell'italia Imperiale e Fascista. Africa Orientale Italiana, 10 giugno 1940- 18 maggio 1941

PONZINIBIO Lino Seconda TO bussolento 6 BUSSOLENO
Capitano di cpl. ( Alpini , 1° reggimento alpini )
motivo del conferimento
Più volte decorato, volontario di guerra sul fronte orientale, sebbene invalido per ferita riportata in precedenti campagne, al comando di una compagnia alpini, dava ripetute prove di ardimento. Colpito da principio di congelamento rifiutava il ricovero per restare coi suoi alpini. Durante un aspro combattimento, caduto il comandante di battaglione, lo sostituiva e valorosamente guidava i suoi uomini in ripetuti contrassalti che respingevano l'avversario. Durante il tormentoso ripiegamento, d'iniziativa accorreva in aiuto dell'avanguardia improvvisamente attaccata. Ferito da due pallottole alla gamba destra, sanguinante, continuava alla testa dei suoi alpini a contrassaltare l'avversario finché lo volgeva in fuga. In un'ultima azione, nuovamente ferito, persisteva nella disperata lotta finché, sopraffatto, veniva catturato. In prigionia, nonostante le sofferenze per postumi di ferita, una grave infermità e le continue vessazioni, era fulgido esempio di virile contegno e di fedeltà al puro ideale della Patria. Fronte russo, settembre 1942 - 4 ottobre 1946

RANIERI Bruno Seconda TO ivrea 1940 29
Tenente in s.p.e. ( Artiglieria Alpini , 4° reggimento artiglieria alpina )
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Comandante di un pezzo ardito, in linea con gli alpini, in posto avanzato e delicatissimo, sprezzante di ogni pericolo, si prodigava generosamente nell'impiego dell'arma e riusciva, sparando ininterrottamente a zero, a contenere ripetuti e violenti attacchi nemici. Ferito assieme a parecchi serventi durante il settimo attacco avversario, rifiutava le cure e, nell'infuriare della lotta vicinissima, si lanciava arditamente in avantì tra i primi, e con la mitragliatrice e con le bombe a mano, ricacciava gli attaccanti e salvava il pezzo. Esausto per l'abbondante sangue perduto, decedeva poco dopo. Esempio di coraggio e di elevate virtù militari. Chiarista e Fratarit (Fronte greco), 23 dicembre 1940.

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