GUERRA 1940-1943 MEDAGLIA D'ORO

BRAGADIN Vittorio
Seconda TV 1941 31
Sottotenente di cpl. ( A.A. , Pilota )
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Pilota intrepido del volo in picchiata, si distingueva per la precisione del tiro, per il grande sprezzo del pericolo e per l'irruenza con cui il suo cuore e la sua ala attaccavano e colpivano il nemico. Sempre primo tra i primi ove maggiore era il pericolo, più aspra la lotta e più duro l'obiettivo da battere portava brillantemente a termine, con perizia e forza d'animo inimitabili, le missioni affidategli, confermando in ogni circostanza la sua forte tempra di aviatore e le sue elette virtù di soldato. Nell'uragano di fuoco e di mitraglia di una base aeronavale avversaria, contro la quale aveva ancora una volta portato l'irruenza della sua offesa, faceva olocausto della sua fiorente giovinezza alla Patria, già da lui con tanto valore e tanto amore servita. Cielo del Mediterraneo, della Grecia e della Jugoslavia, agosto-5 novembre 1941

POZZA Ugo Seconda TV asolo 1940 29
Capitano in s.p.e. ( A.A. , Pilota )
motivo del conferimento
Figura superba di soldato prode e valoroso, combattente dell'aria sempre primo ed ardente là dove maggiore fosse il rischio e più aspra si combattesse la lotta; volontario in ogni impresa, già promosso per merito di guerra e più volte decorato al valor militare, conseguiva risultati brillantissimi in numerose, rischiose e vittoriose azioni belliche. Durante un bombardamento diurno su munitissima e lontana base nemica d'oltremare, mentre ultimava il tiro ed il lancio delle bombe, veniva attaccato da numerosi apparecchi da caccia avversari. Balzato dalla cabina di puntamento lanciava il primo segnale d'allarme e d'incitamento ai compagni di volo, impugnava deciso, calmo e sicuro di sè una mitragliatrice laterale, subito abbattendo in fiamme un caccia assalitore. Ma mentre, con tutta l'aggressivtà del suo grande animo, sparava ancora su altri velivoli che dappresso lo incalzavano, delle raffiche nemiche abbattevano, al suo fianco, l'armiere e successivamente ferivano in modo grave il marconista e il motorista. Egli rimasto ultimo e solo difensore del velivolo, continuando strenuamente a combattere, riusciva a respingere gli attacchi. Quando già l'aspra ed impari lotta, vittoriosamente sostenuta, volgeva al suo termine e il nemico cominciava a ritirarsi, l'ultima raffica lo colpiva al petto, ed egli cadeva da eroe sulla sua arma, ancora impugnata nell'attimo del trapasso, chiudendo così gloriosamente la sua mirabile vita di purissimo soldato dell'aria. Cielo del Mediterraneo, 11 giugno - 4 luglio 1940.

FANTINA Egidio Aldo Seconda TV paderno 1941 32
Sottotenente di cpl. ( Alpini , 8° reggimento alpini, battaglione « Vai Felia » )
motivo del conferimento
Degno figlio di una stirpe di eroi, partecipò con entusiasmo a tutte le azioni del suo reparto e ogni suo atto fu un atto di valore. Nella riconquista di una forte munitissima posizione, alla testa dei suoi arditi si slanciava contro il nemico balzando per primo nella trincea avversaria. Ferito in più parti del corpo da numerosissime schegge di bombe a mano non si curava di farsi medicare, ma si teneva fermo sulla posizione conquistata. Colpito una seconda volta e gravemente alla testa ed al torace continuava ad incuorare i suoi alpini, finché un colpo di fucile sparatogli a bruciapelo non lo faceva cadere mortalmente ferito. Ma le lacerazioni della carne non fiaccarono il suo spirito eroico, agli alpini che lo trasportavano al posto di medicazione continuava a ripetere: « non vi curate di me, avanti, avanti sempre per la grandezza e per la gloria dell' Italia ». Esempio fulgidissimo del più puro eroismo. Monte Golico, 8 marzo 1941.

ZILIOTTO Angelo Paderno
Soldato 9° rgt. alpini.
motivo del conferimento
Fiero alpino portaordini emerge in ogni fronte sempre eroico e generoso. in Russia, in rischiosa azione, sopravanzando, malgrado ordini di prudenza, un nostro carro armato, si lancia unico superstite contro munita posizione e malgrado forte reazione nemica e ferite multiple, ne ha ragione e cattura armi e materiale in altra occasione, con l'ascendente del noto valore, mantiene tratto di linea privo di superiori caduti e guida poi i superstiti in intelligente ripiegamento più volte ordinato. Nella steppa gelata si priva generosamente di indumenti e viveri per soccorrere un superiore caduto e minacciato di cattura. Sdegnoso di turni ed anzianità si offre sempre e reclama per sé le azioni più audaci e pericolose. Magnifico campione di nostra razza montanara. -- Selen) - Jar Novo Gussevizza (Fronte russo), 27 dicembre 1942- 10 febbraio 1943.

DAL FABBRO Angelo Seconda TV s Pietro Barb Valdobbiadene1941 31 Q
Tenente in s.p.e. ( Artiglieria , 24° raggruppamento artiglieria di Corpo d'Armata )
ALLA MEMORIA
motivo del conferimento
Comandante di una batteria 105/28, con opera assidua e capace faceva del suo reparto un organismo solido nel campo morale e operativo e sapeva preparare i suoi artiglieri ai più duri cimenti. Distintosi durante un lungo periodo operativo, veniva assegnato con la sua batteria ad una colonna corazzata operante nel deserto. In quaranta giorni di aspri continui combattimenti rifulsero le sue doti morali e la sua alta capacità militare. Sempre pronto ad entrare in azione con i suoi pezzi, infliggeva al nemico durissime perdite, stroncando i ripetuti attacchi dei suoi potenti mezzi corazzati, In critica situazione, ridotta la batteria a due pezzi, continuava le operazioni prodigandosi con l'esempio. Sottoposto a lunga e violentissima azione del nemico che sulle batterie dirigeva con precisione la schiacciante superiorità del suo fuoco, sempre calmo e sereno moltiplicò con la sua presenza l'efficacia dei pezzi. Gravemente colpito, cadeva da prode tra i suoi artiglieri. Fronte Marmarico (El Carruba), 18 novembre -20 dicembre 1941.

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